Ci siamo trovati il 18 dicembre per festeggiare i 14 anni di Ca’ Gioiosa: ho scritto ‘non sentirli’ perché, per quel che mi riguarda, sento ancora immutato l’amore con cui ho festeggiato il primo!
Negli anni sono cambiati i luoghi, le persone. C’è chi ha preso altre strade, chi non c’è più, ma nuovi amici hanno raccolto il testimone ed ora siamo più uniti ed affiatatati che mai. Alla cena alla Mainolda di Sarginesco – che è diventata il nostro luogo magico di riunione anche perché ogni pietra trasuda calore e cibo e ospiti sono eccellenti- sedevano alcune persone che questa riunione ideale dello spirito la condividono da sempre : Laura, Nicoletta, Paolo, Anna ed io naturalmente che con loro l’ho vista nascere!
Ideali di conoscenza e convivialità che sono sempre condivisi con i nuovi arrivati: come ieri sera. In un clima di festa e al calore di un bellissimo antico camino che ci ha accolti divampando una fiamma che ho sentito subito di buon auspicio. Stiamo preparando la Mantova Capitale italiana della Cultura con lo stile che contraddistingue da sempre Ca’ Gioiosa.
Un piccolo gioiello prezioso nella comunità mantovana che si occupa di didattica come vuole la sua mission. Didattica che, se pur insolito, si dedica principalmente di diffondere la conoscenza tra gli adulti. E ieri sera si è parlato di una mostra ineludibile: Giotto a Palazzo Reale a Milano! Ma anche degli antichi mestieri mantovani…tra una portata e l’altra. Eravamo in dodici, come gli Apostoli, come i mesi dell’anno e questi numeri ridotti di persone favoriscono la circolazione del dialogo e l’amicizia. Che è il vero valore fondante di Ca’ Gioiosa. Abbiamo gustato cibi prelibati, preparati con amore e sapienza delle nostre tradizioni gastronomiche e ci siamo alzati da tavola che era l’una passata: ma non ce n’eravamo accorti!